“Ho compreso il significato dell’amore che viene donato scavalcando i pensieri della mente, i tremolii del mondo, ho accettato il periodo dove i miei anni hanno sorriso ai bambini come se all’improvviso avessi incontrato l’alba e i suoi colori dentro di me.
Ci sono periodi in cui la vita matura l’esigenza di cambiare, di cambiare il suo centro, la sua consistenza, e allora viene da soffermarsi sulle gocce della pioggia, nel loro cadere una dopo l’altra in un terreno arido, allora viene da chiedersi come, come si può essere bagnati in profondità?
Si va oltre l’abitudine, si va oltre l’attimo dove la preghiera ti costruisce un dialogo, si va, come un passo che vuole comporre un significato bene preciso, per lasciare una traccia o più tracce di te, della tua vita a chi ti è vicino, a chi è lontano, a chi sente la tua voce, ma non vive la tua storia.
Ci s’incammina verso il sentiero che un giorno ci è stato forse imposto, per la natura di una fede e delle sue tappe, imperdibili per un cristiano, ci si risponde che una è la Via e che quella che abbiamo fatto fino ad adesso, non è un errore, ma è l’àncora per appoggiare i giorni che verranno da domani in poi. Sono il buon samaritano anch’io se mi avvicino e mi prendo cura di chi chiede una mano, sono quel volto luminoso se mi oriento verso la Verità, sono la gioia quella più vera se mi sento nella Vita.
Ma a volte qualcosa scuote l’interiore?
Siamo in lotta continuamente, ogni attimo è salita, poi discesa e viceversa, ci perdiamo nelle parole, poi rientriamo nel silenzio, ecco il silenzio, la fierezza dell’anima, ci si mette nella sua dolcezza e quando sei lì, non hai altro che una risposta per tutte le domande che hanno appesantito la mente, ma non la tua determinazione ad andare avanti verso un altro raggio di sole.
Poi capire e premere il cuore perché tutto quello che dovrà affrontare saranno soltanto le grida di chi cresce, di chi si vuole mettere a scalare montagne e dire che la vita è un’avventura meravigliosa e che non si può rintracciare il senso di noi, se non mettiamo sulle mani la semplicità, solo così potremo parlare con il prossimo e dire che siamo in questo punto preciso, perché abbiamo detto:”Eccomi.”
Eccomi, eccomi, e tutto diventa traccia della tua vita, eccomi e la tua veste si illumina e le carezze che il vento questa mattina ha posato nel volto diventano un canto e di quella musica tu sai ogni momento, perché sei parte dell’armonia e l’armonia di te.”
Valentina
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