Ho compreso che avrei dovuto portare il brivido più forte al mondo, ho compreso che avrei dovuto investire su di me, come una scommessa, ancora da giocare.
Non siamo mai, con le mani che toccano il sereno, in maniera completa, ci manca sempre un tassello, siamo sempre alla ricerca di una pergamena da leggere, siamo sempre alla ricerca di un trofeo da mostrare, ma cosa vogliamo compiere?
Un gesto fuori dall'ordine del cuore, che non accumula questo tipo di tesori, ma quelli più veri. Abbiamo da chiedere forza, a Colui che ci ha inviati a indossare la veste più preziosa, la vita, abbiamo perso qualche attimo più intenso del cammino, dobbiamo andare verso il senso.
Chi percorre un sentiero, il consiglio che può dare, è trasmettere alle creature il caro soffermarsi, e fare silenzio, per ascoltare, ascoltare. Ma cosa dobbiamo ascoltare, qualcuno potrebbe dire!
Mille volte potremo replicare, questo semplice gesto, ma mille volte dovremo richiederlo, se lo perdiamo, perché se ci mettiamo in silenzio, il senso dei giorni prende vita, vita.
Ed io, posso solo dire, che ho respirato le mie stagioni, per renderle parte di ogni mano bisognosa, ed io posso solo credere che un giorno, tutto questo mio scrivere, diventi un piccolo lume.
Spero che un mattino, possiate svegliarvi e avere desiderio di andare incontro alla gioia vera, spero che un giorno il sentiero, che ho attraversato, non sia tenuto come un miraggio ma solo, come il senso, dei miei giorni.
Ho dimenticato il peso del passato, ma non la sua consistenza, ho lasciato che cadessero stelle e in quel momento, ho condiviso un sogno, con chi è restato in un davanzale, pregando, una semplice “Ave Maria”.
Valentina
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