"Abbiamo scoperchiato pentole, perché il nostro cammino sembrava in ebollizione, poi lo sguardo si è posato sulle mani, che ci hanno fatto comprendere che eravamo ancora servi, e che quindi dovevamo servire.
Siamo saliti su un podio, ma la vita, la vita era già un podio, e allora, allora ogni nostra azione aveva necessità di essere protetta, ci dicevamo, ma quello che è apparso in un istante, era il sole all'improvviso.
Non dovevamo essere altro che testimoni, non dovevamo cercare, cercare, perché avevamo il sole e il sole ci rassicurava, quindi la cosa che era da fare, era soltanto l’abbraccio alla Luce.
Non eravamo perduti, ma piuttosto ritrovati dalla Dimora, non eravamo sulle parole effimere, non eravamo particelle di vita sparse, eravamo parte di una Dolcezza, eravamo questo, questo.
E’ come attraversare un ponte e non sapere come sarà l’altra parte, è come dire alle gambe di non arrendersi, è come osservare gli anni e chiamarli emozioni e soltanto con questa definizione, noi avremo dato alla vita, la facciata più interessante.
Se qualcuno ci chiedesse perché, perché camminiamo, noi cosa potremo rispondere!
Potremo rispondere che abbiamo visto il sole all’improvviso, potremo dire, potremo confermare che non saremo stati interpellati dal cuore, se questo non fosse accaduto, e se ora sorridiamo, è perché amiamo.
Amiamo senza una misura, perché l’amore non ha misura, ma ha solo la bellezza, a volte è sembrato di paragonare l’amore ad una forza, altre volte ad un vortice, un vortice che ti sa prendere e ti sa modellare.
Ma l’Amore, l’Amore è Tutto, l’Amore è quel sole che all’improvviso sconfina dentro di noi ridandoci la speranza, la speranza, perché siamo nell'Amore, l’Amore è in noi, questo dite, questa è la verità.
E se per un attimo non ci fossero arcobaleni, prendiamo noi le matite, facciamo noi quei colori, diamo noi l’esempio di una gioia che ha solo bisogno di essere condivisa, amata, protetta dal semplice battito del cuore. Così sia.
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