VALENTINA GUIDUCCI
ALLA RICERCA DI
SENSAZIONI PURE
Le carezze dell’amore, ultimo libro dell’aretina Valentina
Guiducci, edito da Zona Contemporanea, è un lungo viaggio
dentro la natura. Quello che Valentina stessa ha fatto e
ci racconta, in una prosa che a ogni frase pare si trasformi
in poesia.
È difficile definire il genere a cui può accostarsi l’opera – e d’altra parte, che bisogno c’è
di definire le poesie? – perché a ogni pagina che si sfoglia sembra che ci sia sempre qualcosa
che continuamente cambia e si trasforma: che sia il punto di vista, la sintassi, il tema delle
storie e la forma in cui sono scritte (lettere, confessioni e riflessioni sull'esistenza). O forse è
il lettore stesso, che procedendo con la lettura, si scopre a poco a poco diverso?
Quelle che vengono narrate sono diciotto frammenti di ricerca, di scoperte e di consigli dove l’anima della
scrittrice la fa da padrona, instaurando dialoghi continui con la natura,attraverso i quali cerca di apprendere
più insegnamenti possibili per tramandarli ai lettori-discepoli, come i filosofi dell’antica Grecia facevano
con i loro allievi.
Ma Le carezze dell’amore è anche altro. Sono le confessioni di una donna, i racconti del tempo trascorso
con le persone che ama, del suo rapporto con la scrittura e degli ostacoli della vita affrontati con l’aiuto
della fede, senza mai perdere il sorriso. Poi c’è il grande amore per le emozioni di ogni giorno. La vista e l’odore
dell’alba al mattino, scorgere una luce in mezzo al buio più profondo assistere al succedersi delle stagioni e
la sensazione di libertà in un giardino fatto di foglie. Valentina ci racconta tutto questo,facendo aleggiare sulle pagine una
strana atmosfera. Che sia divina, spirituale, religiosa o d’altri mondi lo scelga il lettore. Di certo la Speranza e l’Amore di cui si parla sono rigorosamente con la lettera maiuscola. Valentina Paggini
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