Sono qui, ti comprendo!

















L’amicizia, una luce, una mano che ti accompagna e ti sostiene nel cammino della vita.”

“Dicono sia la mano che ti si posa nella tua, dicono sia il suono più bello che una creatura possa ascoltare, dicono sia il giorno dove finalmente si possono unire più note per formare un’armonia. Ho chiesto al cielo, ho chiesto al cielo una sera che potesse arrivare, quando ne ho visto lo sguardo, quando ne ho vissuto l’abbraccio, ho capito che il cuore si era aperto, ho visto una luce, ho liberato un grido di felicità perché dicevo, non ero più sola, è arrivata la comprensione. C’è chi dice di avermi vista su un cortile a costruire delle parole, c’è chi dice di avermi vista sorridere, c’è chi dice di avermi chiamata, ma che io non abbia risposto immediatamente, perché ero lontana, ero nella via, stavo camminando, stavo camminando con la persona che rappresentava l’amicizia. Sono passate le stagioni, siamo state così vicine e poi più distanti, siamo state a vivere i temporali della vita, siamo state alla finestra a guardare se il nostro sguardo avrebbe ritrovato il sentiero in comune. Poi il tempo, il tempo ha fatto riemergere nella strada le nostre impronte, come se non si fossero mai cancellate, allora ci siamo messe a scrivere su questa pergamena le mancate emozioni. Siamo state sulle onde di un mare ad aspettare che arrivasse il giorno del nuovo incontro, quello che faceva bagnare gli occhi per la profondità di un affetto, quello che avrebbe descritto il nostro cammino in maniera più chiara. Se poi in quell'attimo tutto fosse stato normale, come se ci fossimo viste poche ore prima, allora si potrebbe dire che le nostre mani non si sono mai staccate, allora si potrebbe definire che la nostra amicizia è il sorriso, è il sorriso. E’ un tessuto che veste la vita, ho pensato, ho creduto, ho vissuto, è quella luce che ti illumina il cuore, è questa presenza che ha fatto muovere i miei passi verso il viale dove potevo piantare dei fiori e lasciare che un mattino fosse una primavera da condividere e se fosse arrivata una prova per me, quel suo calore mi avrebbe rieducata a rialzarmi mostrando che ancora c’era il sole, il sole che con i suoi raggi ci mostrava i giorni della nostra vita insieme. Mentre gli occhi guardano le stelle, si dice sia notte e che non si abbia voglia di dormire, forse perché si è felici, felici di leggere nel cuore il nome di chi cammina con te, felici di poter sentire il suo palmo sopra il tuo palmo, felici di poter mettere la propria esistenza nelle sue dita, come se lì l’anima si sentisse protetta. Ci saranno giorni, ci saranno anni, in cui me ne starò al davanzale con lettere da rileggere, solo perché hanno in sé la verità, ci saranno giorni, dove non avrò parole, ma vivrà il silenzio, perché sarà lo stare insieme a parlare di questa amicizia nei suoi momenti, nelle sue attese, nelle sue gioie che sono già tempo racchiuse nel cuore come colori di un arcobaleno.” 

Valentina Guiducci 

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