“Sembriamo naufraghi alla ricerca della nostra riva, sembriamo corridori senza una meta, abbiamo perduto il senso dei momenti, ma perché tutto si posa nella velocità e mai si ferma?
Non dobbiamo toccare, non dobbiamo arrivare mai alla felicità piena, siamo in una fase di crescita, che appare irrisoria per molti, ma per noi è la qualità del cammino.
Abitiamo nei pensieri e le parole non penetrano, ma c’è chi ha coraggio e saggiamente riassume tutto nella conoscenza della forza dell’amore vero, così non c’è da interpellare voci nuove, perché ci bastiamo per un attimo da soli.
C’è bisogno di condurre un gregge, non di osservare il suo andare e basta, occorrono mitezza e prontezza, eppure ci sono lati che ancora ci fanno cadere, siamo forse ancora dubbiosi!
Stiamo andando nella corrente, stiamo scegliendo una gioia più bella, ma quanto ci vorrà per far di noi i lumi, i lumi che anche da lontano si vedono, i lumi che anche quando è sera possono sembrare i fari per molte persone.
C’è da capire, capire, capire, sempre capire quanto siamo nelle righe di un cammino o quanto lo viviamo!
Ascoltiamo per un breve istante una preghiera, eccola diciamo, eccola sto toccando la sua efficacia, sto vivendo la sua freschezza e il suo profumo in me e nella mia casa.
Amiamo, ma perché amiamo?
Perché siamo amore, amore e nient’altro. Non bisogna versare acqua su questa nostra veste, saremo bagnati dal nostro andare, dai nostri affanni, c’è da proseguire, proseguire e lasciare che il Padre possa premere la maniglia del cuore per entrare e farci suoi.”
Valentina Guiducci
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