"Mi sono seduta in questa panchina e ho guardato l'orizzonte, ho chiuso per un attimo gli occhi e poi ho guardato il mare, il mare e quelle onde mi sono sembrate le pagine della mia vita che si muovevano con il soffio del vento.
Ero io, io, e non mi sentivo sola, perché nel silenzio sapevo che sarebbero arrivati i passi di chi ha toccato il mio presente, e allora ho detto:"Ti ascolto."
Ma chi ascoltavo?
Il mio cuore o altro!
La risposta era il cuore che non si era arreso, il cuore che aveva aperto la sua porta e aveva chiesto pace, pace per tutti!
E così sono rimasta nella panchina, con il sorriso, senza dire a me stessa di aver perso i minuti o le ore, perché io sentivo dentro di me che avevo semplicemente amato, amato!
Dicono che domani potrà piovere, ma io vado oltre a questa tempesta, le mie gambe hanno voglia di sentire il calore del sole, le mie gambe hanno voglia di scalare montagne e di appoggiarsi sulle note di melodie infinite.
E' bello potersi mettere nelle Mani di Dio e stare con le mani in preghiera, è bello poter dire che sono viva e che posso fare qualcosa per questo mondo, sì qualcosa per questo mondo!
Anche da qui, da questa panchina, anche da qui io libero il mio cuore a quelle gentilezze materne, anche da qui, io avverto la mia casa che ho acceso il faro e che non si devono preoccupare perché il Signore mi guida!"
Valentina
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