L’Amore Indissolubile

E’ il sodalizio tra anima e cuore, che fa penetrare la vita nella Luce, per questo si proiettano i giorni verso il Disegno dove il Padre ha scelto ogni minima forma; è l’afferrare e il sottomettersi ad una volontà che non scompone il tuo nome, ma lo presenta al mondo così com'è, e anche tu sai chi sei, da chi ti chiama. Ci sentiamo messaggeri, ci mettiamo nelle finestre ad aspettare che un vento possa portare via la nostra inquietudine, ci accorgiamo che siamo pochi, pochi volti che vogliono essere dono per gli altri, ci portiamo dietro la Croce da molto e questo ci fa prolungare l’esigenza di cambiare, senza sciupare il tempo. Abbandoniamo il vecchio strumento per ridare alla vita un suono nuovo, prendiamo il centro del cuore come una cara insostituibile immagine da diffondere nell'universo, ci facciamo guide di un percorso, ma siamo soltanto una matita che viene appoggiata sulla terra, per dare un colore. Respiriamo il connubio delle buone azioni svolte, ma siamo ancora in salita, c’è da camminare, non bisogna arrendersi, non è finita qui, c’è strada da fare! A volte pare che tutto si scomponga: dal semplice accorgimento di una notizia buona che a volte vorremo esistesse più a lungo, ma non per questo ci facciamo derubare dall’entusiasmo, non per questo le nostre preghiere non verranno ascoltate. Ci sono i tempi che parlano di una prova umana molto forte, ci sono tempi in cui lo spirito avrà da combattere con le paure, le angosce, per vincere, vincere su ogni tentazione che sarà distrutta dalla nostra fede. Ci mettiamo in ginocchio e quella leggera aria appena rinfrescata del mattino ci trasmette una nuova giornata dove non saremo orfani, ma sempre accompagnati dal nostro Padre Celeste. Potremo essere lanterne accese e andare anche nella notte sulle vie a divulgare la fratellanza; potremo conquistare terre, ma mai senza aver chiesto al cuore di aprirsi a quello che è il suo respiro di vita. Appoggiamo la testa sulle mani e una Voce ci scuote dentro, perché abbiamo avuto pensiero, siamo peccatori, siamo immersi nella pochezza. Eppure c’è speranza, sì c’è speranza, e quello che apprendiamo in questo cammino è la sinfonia più profonda, quella dove ogni figlio o figlia si dice cristiano.

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