Il comandamento del cuore

Si dice sia una parodia di colori, che sai interpretare con il linguaggio più povero, perché, quando alzi il tuo sguardo, lui sente l’iniziazione del tuo andare, si dice che abbia una porta e che, quella sua maniglia, vada aperta solo da te. E’ il comandamento del cuore, che fa di ogni creatura la metamorfosi più stabile, è il sostegno per la vita, è il sole che all'improvviso rivedi nelle tue albe, che credevi smarrite dalle tue iridi. Ci sono e ci saranno ostacoli che fermeranno i piedi, ma il cuore, il cuore non darà alito a questo, ma a quello che verrà dopo, ci si chiede come, ci si apre alla veste di una speranza e poi tutto rimane nelle mani, come un salto del tuo respiro verso l’Alto. Ci facciamo condurre dalla rettitudine di una giustizia nostra, ci facciamo richieste che non potremo assistere perché siamo deboli, dobbiamo solo essere pellegrini, pellegrini senza smarrire il senso, il senso. Abbiamo fatto l’ingresso in questa via, ma non ci siamo confrontati con essa, non ci siamo messi a leggere nei passi la freschezza di un creato, non ci siamo rallegrati, ma abbiamo avuto solo del turbamento. Ma chi ha ancora domande? Chi ha ancora risposte? Sosteniamo i periodi della libertà, ma chi ha detto che siamo prigionieri? Siamo davanti all’emozione, non dobbiamo arrecare danno a questa sensazione, dobbiamo innamoraci ogni giorno, dobbiamo credere che soltanto, se saremo Amici l’uno con l’altro, saremo le più belle note di un concerto e potranno ascoltarci in ogni dove, perché abbiamo creduto, perché abbiamo visto una Luce e di quella sua luminosità, siamo rimasti in adorazione. E’ tutto opera di Dio, il saggio dice, lo scopre chi si converte, è tutto opera di Dio e le mani si avvicinano alla Mensa e Spezzano il Pane e i fratelli vengono in fila, per dire l’Amen, che appoggia l’anima nella Salvezza.

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