Ho preso appunti...


Ho scritto in questo diario, gli appunti di questo mio cammino, sentendomi parte di una cara emozione, ho scelto questo momento perché volevo scrivere, scrivere quello che sentivo e poi...
E' arrivata la notte e non mi sono accorta che quella meravigliosa preghiera era già pronta per me e così ho preso quei battiti del cuore e li ho resi comete, comete per molti.
Sono stata a guardare il cielo e non ho chiesto nulla per me, ma per chi stava già dormendo, sono rimasta con le mani al vetro di una finestra e ho sperato, sperato che quelle mie parole avessero dato calore al mondo.
Mi sono lasciata asciugare le lacrime dall'Amore che ho lasciato appoggiare in ogni sillaba, ho preparato un guanciale sopra una poltrona e ho parlato, parlato nel silenzio al cielo stellato.
Nessuno sentiva la mia voce, ma lassù credo che vivessero con me la verità di questa mia fede così chiara, chiara...
Avrei voluto ancora tempo, ancora tempo per dire, per fare, per correre verso quelle lodi che tra poche ore sarebbero emerse nelle mie memorie, avrei voluto chiamare tutti, tutti quelli che un giorno ho perso tra le mani, avrei voluto bambini, bambini da stringere, bambini da confortare.
E forse questa è la cosa che alla fine ho capito e scritto più volte questa notte grazie a Dio, grazie a Dio ho saputo riconoscere che questa mia cara maternità non ha e non avrà mai una fine.
Valentina

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