E se adesso sono qui seduta, non è per aspettare il tuo ritorno ancora, ma per portare questo mio sguardo
verso i tuoi passi.
Ti conosco da tempo e non ho avuto modo di correre verso questa tua tempesta, perché credimi io già ne
faccio parte.
Ho sognato ad occhi aperti il tuo incontro con la gioia, ho ascoltato il tuo passo e quando finalmente
sei arrivata quella sera non ci sono stati dubbi, eri tu, eri tu, quella persona che mi avrebbe fatto
incontrare un mondo, un modo fatto di tante curve, salite...
Ma pur sempre un mondo, pur sempre la vita...
Ho dovuto affrontare quello che tu hai chiamato il viale dentro di te, ho dovuto appoggiarmi a quella
forza di una preghiera, senza sostare nemmeno un attimo.
Mi hai chiamata e mi hai solo protetto il volo senza che io me ne rendessi conto, ma cosa sono per te?
Ti conosco da tempo, ma non è mai abbastanza, mai, mai...
Forse per questo manca sempre un momento per chiudere la porta e vivere queste nostre parole che
sono e saranno una mia cura per ogni giorno.
So di andare incontro ad un accenno di una melodia più forte del mio cuore, so che questo mio sguardo sarà
sempre rivolto a quel Padre, come se solo attraverso quell'aiuto io mi sentissi leggera.
Ti conosco da tempo e questo momento è per me un'immagine che non porterò via dal cuore, ti conosco da tempo
e non ho mai avuto timore che non ritornassi alla mia porta, perché hai un cuore, un cuore innamorato.
E adesso, adesso mi alzo da questa sedia e questo mio passo si avvicina alla tua vita, al tuo ascolto, alla tua
cura, a quella tua dolcezza che esce all'improvviso ridando all'anima un soffio di pace.
Grazie, per avermi dato amore, grazie per avermi afferrato la mano e detto un sì...
Valentina Guiducci
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