Tu sei la mia terra, io mi sto radicando in te, sto mettendo radice, sto alzando il mio grido perché sono pronta per la battaglia.
Ho chiamato il canto ancora una volta e questa volta ho tolto da me il passato.
Adesso quello che vedo sono soltanto la mia famiglia e nulla di più, perché sono loro il mio caro appoggio dove il cuore si sente fiero.
Non ho desiderio di capire o discutere con il mondo per spiegare come vivo, perché il mio animo ha trovato un vento che ha premiato la mia attesa. Ho scelto questo giorno per portare il mio sole al di fuori delle incredulità della gente che ha sempre messo un dito per dirti che non avresti potuto vincere, vincere.
Ed ora guardo questo caro insostituibile orizzonte, unita a delle mani perfette, non ci sono lacrime, ma solo tanta voglia di allargare le pagine di un libro e premere tutta me stessa per vivere, vivere.
Ci sono attimi in cui tutto è sembrato introvabile, ma se la cara fede fa purificare, allora io posso dire e confermare che ancora sono rimasta attaccata a quella Luce che in questo momento mi illumina la finestra.
Ho imparato a dire grazie, grazie per ogni momento che ho lasciato e che troverò, perché anche nelle porte chiuse io possa dire di andare oltre un no, e così adesso guardo me stessa, come una piantina che cresce nella sua terra, amen.
Valentina Guiducci
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