Parlo con te




In questo silenzio, in questo brivido che rispecchia tutto il mio essere immersa, immersa in questo vento che sbatte sulle mie gocce di sudore, io parlo con te, con te. Non domandarmi come possa fare, non prendere questo momento come se avessi un vuoto in me, perché non è così, ma accettami così, così come un saluto, un saluto che riempie il mio viale di fiori nuovi.
Ho meravigliato me stessa, molte volte, per aver continuato questo cammino, per non averlo mai trascurato, per aver detto al mattino che avevo voglia di prendere una chiave e aprire una porta.
Mentre ogni cosa diventa come una dolce atmosfera in cui so solo dire al cuore di non buttare via le emozioni, ma di farle trattenere, perché così mi fanno costruire un giorno pieno di luce.
Parlo con te come se fossi uno sguardo che ancora non hai visto, parlo con te senza mettere ostacoli, ma è solo un caro incontro tra un'anima e un pensiero verso questo mondo, sarà solo questo forse, forse.
Non so cosa sarà di me da domani, ma lo stesso crederò con ancora più fermezza che la vita va vissuta, vissuta senza interrompere il filo di una gioia, vissuta senza mettere uno stop a chi si sofferma a guardare un sogno come lo guardi tu.
E se in questo momento saprai riconoscere il mio canto, la mia vocazione, la mia forza, la mia veste, allora potrò dire ai miei occhi di non chiudersi ancora, perché ho già sognato come ho sempre voluto.
Libera, libera, libera mi sento così, libera, libera in un dialogo che adesso è già un ricordo, un ricordo appeso su un filo sottile, ma indistruttibile.

Valentina Guiducci




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