Ed è forse un riflesso di me quello che vedo attraverso questa mia vita che parla di amore, di amore e per questo motivo si fa fatica ad arrivare a quella sosta per toccare il fascino di un nastro che mi ricorda la dolcezza di un sorriso.
Ecco sto guardando il cielo e quel chiaro azzurro mi riempie il cuore, ecco sto
vivendo un sogno, ecco sto pensando a chi mi ha lasciato la mano terrena, per scivolare in una via dove non ci sono rumori, ma solo una cara pace.
Una pace che anche adesso sprigiona ogni lontananza, una pace che dona conforto a chi è rimasto su questa salita per un compito che non fa più silenzio, ma un eco, un eco profondo.
Mi sono alzata questa mattina ed ho preso con me l'emozione di dare a questo mondo una luce e credo che anche da un punto del cielo uno sguardo ci sia stato per me come un invito a non mollare mai questo dono e questo mio caro pennino ormai diventato la mia ancora di salvezza.
Ma quanto ci vuole a realizzare un sogno?
Quante volte ho sentito queste parole, quante volte avrei voluto rimediare al tempo che scorreva senza dare quello che avrei desiderato, ma adesso io ho vinto, ho vinto.
Ho vinto e adesso quello che salirà in questa azzurrità saranno piccole gocce di lacrime di gioia, per chi ha sempre detto di pensare a me, a questa mia favola di vita affacciata alla Verità.
Ho vinto e adesso questa cara immagine è un sole, un sole che mi scalda dentro e fuori come se fossi un abito ricostruito dalla sua luce, ho vinto, ho vinto e questo è un riflesso di me che anche da lassù si può toccare.
Un riflesso di me sopra ogni nuvola, stella, piuma, voci, canti e preghiere, solo un riflesso di me che scivola in una cara eternità dove c'è un uomo che a braccia aperte sorride perché ho vinto, ho vinto, semplicemente ho vinto e lui sorride perché si sente anche adesso un padre fortunato.
Valentina Guiducci
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