E' una nota dopo l'altra, è una musica che si vuole allontanare dalla tua casa e vuole andare oltre ogni confine...
Allora dico: "Musica...musica...Maestro."
Andiamo incontro alla porta e come dei pellegrini portiamo quello che si traduce in un solo gesto, quello che anche per te può sembrare una promessa che non puoi realizzare, io ti dico forza.
Abitiamo lontano dagli altri, ma eppure c'è una catena invisibile che ci tiene uniti, ci parliamo con un sorriso a volte, ci mettiamo davanti ad una finestra e perdiamo il peso della giornata soltanto perché abbiamo sollevato un pensiero verso una musica tanto cara al cuore.
A volte questo strumento che ho tra le dita mi pare un talento che pochi possono comprendere, a volte mi metto lì ferma nei tasti, nelle piccole note, e mi viene voglia di fare luce, fare luce solo con una melodia.
Ma questo mondo capirà?
"Musica...musica...Maestro."
Andiamo verso questo canto universale, andiamo cercando di capire quanto è bello credere che anche da qui, da qui può partire un messaggio che può arrivare lì in quel ginocchio piegato, in quel brivido di vita ormai persa da un frastuono.
Voglio musica, voglio musica, musica che vuole sconfiggere le paure, musica che vuole salire i gradini di un firmamento e restare per un attimo a farsi cullare da quel brillare che non ho inventato io, ma solo una Mano che anche adesso ci fa mettere seduti per riflettere su questa giornata che è ormai finita.
Ed io so, so che ci sei anche tu che non hai detto un si convinto ieri e so che ci sei anche tu che hai detto di non amare, ed io so che ci sei anche tu che hai detto di non avere fede...
Mille volte, mille cadute, mille rialzate e poi tutti formeremo una melodia, una melodia che ci sorprenderà per la sua bellezza e per il suo sapore di eternità.
Valentina Guiducci
Commenti
Posta un commento