Quante volte ho aperto le braccia per restare un attimo con il silenzio, per vivere l'aspetto di un'anima che si vuole soltanto mostrare semplice, semplice.
Ho mostrato il cuore al mondo e ancora lo sto facendo, ho alzato un grido forte che ha scosso la mia radice e poi ho camminato sulle impronte francescane e così sono diventata una piccola luce.
Ci sono state notti che non ho dormito per il freddo che questa terra mi ha fatto sentire mettendo i miei piedi sopra, ma poi mi sono detta che l'amore non va messo da parte e quindi mi sono scoperta nuova, una figlia che si rendeva raggiungibile.
Sapevo che non sarebbe bastato, perché più prosegui la via, più ti rendi conto che ti possono arrivare tante esperienze in cui non sai se sarai criticata o apprezzata, ma lo stesso vai avanti per vincere per ciò che credi.
E' ancora questa musica, mi dico, è ancora il ritmo di questa veste che vuole cogliere tutto il confine che un giorno non toccavo nemmeno con il pensiero, ma che adesso quella frazione di terra io sento.
Nessuno sa quante volte ho detto alle mie pagine di andarsene via, nessuno sa quante volte ho chiuso la porta a quella vocazione per timore e restare una figura eremita.
Ma sono qui, non sono nata per restare in solitudine, ma per comunicare una fede, che mi ha continuato a dare la forza, anche quando avevo gli occhi chiusi e non vedevo la sua scelta in me.
Ho pianto e forse piangerò ancora seduta sopra questa sedia, da dove ho accolto la scrittura, ho respirato e ancora respiro come quando mi hanno detto che avrei toccato il traguardo!
Nessuno di voi sa la mia storia, eppure forse lentamente state cercando di arrivare a me con una preghiera, con un saluto, con una parola che fa di me una figlia fiera di portarvi amore, amore, amore.
Immaginatemi ancora così a braccia aperte, con il silenzio, con la voglia di essere parte di piccole cose che un giorno anche voi conoscerete attraverso la fede, la fede.
Valentina Guiducci
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