E' un nuovo giorno, è il tuo giorno, ti alzi e mi ritrovi lì come delle gocce di memoria che ti riportano fuori dal tuo tempo, fuori, fuori dal tuo tempo....
Ma perché ti mostro questo?
Cara figlia, alza il tuo sguardo, vedi quell'azzurro, vedi quella Verità, ora ti risponde perché hai aperto l'udito, vivi questo istante e tieni dentro il cuore questa sensazione di leggerezza.
C'è in te una vocazione che non puoi smontare e dimenticare, perché non è una veste che si realizza con un tuo palmo, ma solo con uno sguardo, un pensiero...che ti ha raggiunto quando eri tra le braccia di un'infanzia dove non sapevi, ma già eri luce, luce, luce.
Si gioca da bambini a nascondino e poi a pallone, mentre tu avevi l'abitudine di prendere un foglio di carta e una penna per comunicare al mondo cosa avresti fatto negli anni.
E tu cosa hai fatto?
Hai corso tanto, sei arrivata alla porta di casa tante volte per annullare quelle tue lacrime, hai preso tra le dita attimi di sorrisi che poi sono volati via e che adesso, sono solo ricordi un po' annebbiati.
E' così difficile dire in questo momento che vivi perché hai preso una penna e l'hai amata più di te, è così difficile dire a te stessa che puoi arrivare a quel secondo in cui troverai la tua immagine sorridente!
Non voltarti indietro, vieni, lo sai che non c'è un attimo in cui quella Lode non ti riempie il cuore, lo sai che l'Amore che un mattino ti ha fatto mettere le ginocchia piegate è con te anche adesso, sì, lo è.
A volte non ci si accorge di quanto sia prezioso anche un respiro, a volte dimentichiamo anche un momento, per vivere altro, altro, ma poi rimaniamo davanti ad una finestra immobili perché ci sentiamo senza una scossa....
Si dice sia normale chiedere un aiuto, ma non so quanto siano vere le mani che lo fanno, si dicono tante cose, ma poi cosa si fa?
E allora mi rivolgo a te, che non hai smarrito questo caro ardore, mi rivolgo a te e come un compositore metto le mani su uno strumento e metto la musica dentro di te, adesso ascolta...ascolta!
Vivi queste gocce di memoria e se per un attimo ti sembrerà di sognare, non andare via, rimani, è questo quello che volevo farti sentire...
Gocce di memoria e un passo che parla a te come per insegnarti ancora, per amarti ancora, per viverti dentro come una perla che non se ne andrà dal mio palmo, gocce di memoria, gocce di memoria che ora si fermano lì per dirti che hai superato quelle prove....
E adesso, adesso insegnami a cantare e anche questo, anche questo sarà una goccia di una memoria che si cucirà nella tua veste perché non avrai sentito solo me, ma una vita che non ha smesso di seguire quelle tue impronte, soltanto per farti arrivare qui, nel tuo giorno dove sei salita in quel palco e hai pianto per fede, per fede, ed io in un angolo ho guardato il cielo e ho detto grazie perché ti ho vista felice, felice ed io ero felice per te.
Valentina Guiducci
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