Mi rialzerò...

E' come distinguere la notte dal giorno, è come arrivare alla meta e sentirsi riparati da quella dolorosa piaga del cuore che ancora vive in te...

Sei nell'abisso, non vuoi tornare nelle dita che suonavano note sparse nel mondo, sei nell'abisso da dove hai preparato un sorriso, un sorriso che ti dice di portare un foglio, un foglio semplice, semplice.

Ma tu sei ancora lì...l'abisso è la tua casa!

Hai detto un mattino:

"Mi rialzerò."

Poi sei rimasta lì coinvolta nelle tue domande, ed io lì come una guida che non sapeva come scrollarti e darti un suggerimento che ti facesse reagire, ma cosa dovevo fare ancora?

L'amore, l'amore, l'amore dove si è appoggiato, dove hai messo l'entusiasmo...dove, dove!

Mi ricordo quando stavi per ore seduta su quella panchina e quell'aria che respiravi sembrava la tua biografia che io riuscivo a leggere chiaramente, mi ricordo che avrei voluto sfogliarla più volte, ma poi sei cambiata, sei cambiata, ed io mi sono ritrovato in un angolo ad aspettare.

E così è passato un po' di tempo, e quel tuo eco di un ciao, si è lasciato asciugare dal mio palmo, e poi ancora, ancora la tua voce che rimbalzava sulle mie orecchie...

Taci, taci, non c'è bisogno di dire niente, ma di rientrare da quella porta, taci, taci, taci, per una volta soltanto prendimi la mano, e abbracciami come se non mi avessi mai abbracciato, abbracciami come se tutto dovesse ricominciare.

E dimmi questa frase ti prego:

"Mi rialzerò."

Scendi da quel podio di illusioni di chi ti ha detto che non avresti più visto il tuo cuore aperto, scendi e sali nelle preghiere, scendi e rialzati, rialzati in questo luogo dove l'amore resta sempre acceso.

Ed ora immagina la libertà, immagina un volo, immagina una gioia e rendila concreta, per toccarla, per amarla, per custodirla, per portarla a chi come me ti ha aspettato perché ti vuole bene.

Valentina Guiducci