"Voce silenziosa, voce che accarezza la marea, voce, voce, sei tu che non hai ingannato i miei anni e sei rimasta quando gli altri sono andati via...."
E poi ad un tratto sei andata per la tua strada, una mattina, quando avevo appena guardato il sole sorgere, hai chiuso la porta e il tuo saluto è rimasto come una coperta che avrei portato con me.
Semplicemente non si è smarrito niente, semplicemente ho risposto alla via che mi diceva di andare oltre il respiro, oltre il respiro, ma nel cielo c'era ancora un brivido che voleva essere raggiunto dalle mie mani.
E allora ho detto:
"Fatti sentire..."
Ho continuato a camminare seguendo l'istinto, ho continuato a credere che prima o poi saresti ritornata, ma le mie orecchie non sentivano niente, solo rumore, rumore.
Mi hanno fatto sedere nelle panchine dove i bambini giocavano, per farmi capire il valore delle piccole cose, mi hanno detto che quella voce sarebbe tornata in una notte stellata, in un grido d'amore.
E allora mi metterò qui tra questi colori, non chiamerò nessuno, mi poserò nella sabbia, mi lascerò cullare dal mare e poi prenderò il mio diario nascosto nel cuore e scriverò la mia favola, e da quel momento in poi tutto potrà accadere, tutto potrà tornare da me...
Ed io sarò dimora, ed io sarò il pensiero che farà da scia alla voce, ed io sarò la gentilezza di un'anima amica, ed io sarò presente, presente, perché ho creduto alla speranza di una nuova vita.
Valentina Guiducci
Commenti
Posta un commento